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ScoiattoloGrigio.org
News 2013

29 dicembre 2013

La Provincia di Cuneo ha pubblicato sull'albo pretorio il testo dell'autorizzazione 476 del 31/10/2013 (54); nella stessa si legge che sostanzialmente la Provincia, non disponendo di sufficienti fondi per poter dare pienamente corso alle operazioni di cattura e soppressione degli scoiattoli grigi, ha deciso di avvalersi della collaborazione di cacciatori proprietari o conduttori di terreni dove saranno svolte le operazioni, in particolare nei comuni di Ruffia, Savigliano e Casalgrasso.  Le uccisioni saranno svolte dai cacciatori stessi, nominativamente indicati nell'atto, sulla base di istruzioni fornite dalla facolta' di medicina veterinaria dell'Universita' di Torino.
14 dicembre 2013

Il sito allestito dai responsabili del progetto di conservazione dello scoiattolo rosso, che meglio potrebbe definirsi il sito del progetto di rastrellamenti, catture ed esecuzioni sommarie degli scoiattoli grigi, ha dato notizia con una certa soddisfazione della pubblicazione da parte dell'Eurogroup for Animals di un rapporto sulle specie aliene invasive (48) che ha sostanzialmente sposato le loro posizioni, approvando le politiche di controllo ed anche di eradicazione con metodi letali degli animali "stranieri".

Il sito osserva che l'Eurogroup collabora con il parlamento europeo sulle tematiche relative al benessere animale e ne trae quindi conferma della validita' delle proprie azioni, in contrasto con le idee contrarie che definisce legate a "derive personalistiche, superficiali e puramente emotive".  Non manca poi un accenno (malizioso?) alla circostanza che unico membro italiano dell'Eurogroup for Animals e' la Lav - Lega Anti Vivisezione.

Il documento dell'Eurogroup e' in effetti eticamente aberrante, ed e' quindi comprensibile che si sia affrettato a sfruttarlo a fini propagandistici chi in nome della scienza si ritiene autorizzato ai comportamenti piu' inaccettabili; sul punto del resto ci sono illustri precedenti, come la memorabile affermazione di Rita Levi Montalcini "Noi scienziati non accettiamo l'etica" (49). E' opportuna quindi qualche puntualizzazione.

1) La posizione della Lav - Lega Anti Vivisezione e' inequivocabilmente contraria alle uccisioni di scoiattoli (anche se e' presente una componente di ambiguita' relativamente invece a catture e sterilizzazioni), e al fine di contrastare il progetto di uccisioni l'associazione ha lanciato una petizione ed una campagna di raccolta firme che hanno ottenuto notevole spazio sui media.

2) L'Eurogroup for Animals difficilmente puo' essere considerato un interlocutore attendibile in tema di difesa dei diritti dei viventi.  Ne e' infatti membro anche la fondazione Brigitte Bardot, ossia la fondazione presieduta da una persona che ha collezionato cinque condanne per istigazione all'odio razziale.

3) Anche limitando il campo di attenzione ai soli animali non umani, le posizioni dell'Eurogroup dimostrano che lo stesso e' da tempo tutto fuori che "for Animals", e anzi apparentemente appiattito su posizioni non contrarie agli interessi di chi sfrutta gli animali.

Nel caso degli animali da pelliccia per esempio sarebbe lecito attendersi che chi si dichiara "for Animals" chieda l'abolizione di tale forma di sfruttamento; tutto quello che l'Eurogroup chiede invece e' l'applicazione rigorosa delle raccomandazioni europee, che piu' o meno si sostanziano in gabbie arricchite e meno stress al momento dell'uccisione, e nulla piu' (50).

Nel caso degli zoo poi la posizione dell'Eurogroup rasenta l'indecenza (51), in quanto lungi dal criticare l'esistenza stessa di queste prigioni per reclusi innocenti si spinge ad affermare che gli zoo moderni cercano di soddisfare quattro obiettivi, ovvero conservazione, ricerca, educazione pubblica e svago pubblico, e si rammarica perche' piu' della meta' degli zoo non soddisfano questi obiettivi, di cui uno e' quello di trastullare il pubblico!  E che cosa chiedono i presunti difensori degli animali? Delle rigorose procedure autorizzative per assicurare che tutti gli zoo siano dotati di regolare licenza...

E che dire poi del comunicato stampa con cui l'Eurogroup si vanta di avere unito le forze con l'industria suinicola olandese, ossia con chi trae e ovviamente intende continuare a trarre profitto dalla morte animale (52)?

Infine, non va dimenticato che membro dell'Eurogroup for Animals e' anche CIWF (Compassion In World Farming), associazione fondata da un allevatore tutt'altro che pentito ma semplicemente contrario agli allevamenti intensivi; l'associazione, fin troppo nota per la sua abituale collaborazione con l'industria dello sfruttamento animale a fini alimentari, riesce a scrivere sul suo sito che "When produced under the best conditions, veal does not need to be a cruel meal" (53), ovvero che quando e' prodotto nelle migliori condizioni il vitello non e' necessariamente un pasto crudele, ovvero ancora secondo CIWF non e' crudele tagliare la gola a sei mesi di vita a chi potrebbe vivere vent'anni, tagliare insomma la gola all'equivalente di un bambino, e questo evidentemente e' il loro concetto di compassione.

Insomma, se l'intento degli uccisori di scoiattoli grigi era quello di dimostrare che le loro posizioni sono condivise da chi difende i diritti degli animali e' abbastanza chiaro che hanno sbagliato strada.  E' vero pero' che un'associazione come la Lav che si dichiara contro lo specismo e per la liberazione animale dovrebbe evitare compagnie cosi' imbarazzanti e trarre qualche conseguenza dai fatti illustrati, cosa che non si puo' che auspicare.

Infine, quanto alle improprie accuse di superficialita' ed emotivita', questo sito si picca di riportare documentazione scientifica talvolta proveniente proprio dagli stessi responsabili del progetto di sterminio per mostrarne l'inconsistenza, e le derive personalistiche possono semmai essere attribuite alle primedonne del progetto stesso, da piu' di quindici anni alla ricerca di riflettori che illuminino la loro assurda battaglia contro i mulini a vento, battaglia pero' tutt'altro che innocua in quanto comporta lo spargimento del sangue di chi vorrebbe vivere.
14 dicembre 2013

E' capitato di leggere recentemente su un quotidiano che da circa 3 o 4 anni in un parco di una citta' del Nord Est si e' insediata una colonia di scoiattoli grigi; la giornalista ha intervistato i frequentatori del parco, risultati tutti estremamente compiaciuti della presenza degli scoiattoli e ad essi affezionatisi.  E' di rilievo pero' soprattutto la risposta di una persona, che si e' raccomandata (purtroppo inutilmente) di non divulgare la notizia, per paura che qualcuno possa fare del male agli scoiattoli, e in effetti e' una reazione comprensibile di fronte alla violenza di istituzioni che non esitano ad uccidere chi ritengono "nocivo" essenzialmente in quanto straniero, diverso, similmente a quanto in altri contesti accadeva in tempi bui della storia umana e peraltro continua ad accadere in questa o quella parte del mondo.
24 novembre 2013

Alquanto interessante a proposito delle cause di mortalita' degli scoiattoli rossi e' una ricerca pubblicata su BMC Veterinary Research nel novembre 2013 (46).  Gli esami post mortem effettuati su 163 scoiattoli rossi nell'arco di 10 anni hanno evidenziato come il 60% delle morti fosse dovuto all'attivita' e alla presenza dell'uomo, e segnatamente ad incidenti stradali, attacchi da parte di animali domestici o malattie da essi trasmesse (in particolare toxoplasmosi), trappole per topi, veleno per topi, elettrocuzione a seguito contatto con cavi elettrici ecc., mentre le rimanenti morti erano attribuibili alle piu' diverse patologie.

Uno degli autori dello studio, che e' anche il responsabile di una clinica veterinaria per animali selvatici, ha nell'occasione correttamente  osservato che se si continua ad incrementare la pressione antropica costruendo sempre piu' case per sempre piu' persone e' inevitabile che si riduca l'habitat per gli scoiattoli rossi, fino a che si raggiungera' un punto in cui semplicemente non ci sara' piu' posto per loro (47).  Ma e' piu' facile prendersela con gli scoiattoli grigi...
24 novembre 2013

Un team di ricercatori dell'Universita' di Liverpool ha comunicato i risultati di uno studio sulla popolazione di scoiattoli rossi residente a Formby, nel Merseyside, e i risultati sono stati simili a quelli gia' osservati dalla Societa' Zoologica di Londra nel 2008: in vari individui sono stati riscontrati gli anticorpi del poxvirus, il che fa pensare che lo abbiano contratto in passato sopravvivendo pero' all'infezione, e in questo studio anzi sono stati identificati e monitorati degli individui in quel momento malati e si e' direttamente osservata la loro progressiva e spontanea guarigione (45).
18 novembre 2013

Anche la Provincia di Cuneo pare avere dato il via libera a quelle che eufemisticamente sono definite attivita' di controllo dello scoiattolo grigio ma che in effetti sono catture e uccisioni.  Notizia dell'autorizzazione e' data sull'Albo Pretorio, che pero' almeno al momento non riporta il contenuto dell'atto (44).
16 novembre 2013

L'associazione Essere Animali dedica una pagina del suo sito al caso degli scoiattoli grigi e pubblica una petizione online per cercare di contrastare le uccisioni in corso in Piemonte e Lombardia (43).  Si invitano quindi gli attivisti a firmare la petizione.
1 novembre 2013

Il Journal Blog (41) informa che sono in corso catture e abbattimenti in Piemonte, e riporta altresi' i link alle delibere regionali oltre ad un condivisibile commento sull'insensatezza dell'operazione.  Nel frattempo la Lav di Torino ha pubblicato su Facebook la foto delle gabbie trappola posizionate in un parco nel torinese e organizzato un invio di mail di protesta alla Regione Piemonte per tentare di convincere le autorita' a fermare le catture ed uccisioni (42).
1 novembre 2013

In data 8 agosto 2013 il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita (DISTAV) dell’Università di Genova ha inviato alle proprie strutture una richiesta (39) per verificare se sussistesse al proprio interno la presenza di personale idoneo allo svolgimento di un incarico che altrimenti sarebbe stato affidato a personale esterno, con ovvia remunerazione dello stesso.  L'incarico in sostanza consiste nel coordinamento delle operazioni di cattura degli scoiattoli grigi del parco di Nervi e nell'attuazione di interventi atti a favorire la presenza dello scoiattolo rosso nei parchi genovesi, oltre che in una generica collaborazione con la "task force" che sta implementando il progetto di eradicazione dello scoiattolo grigio in Italia.

La richiesta e' stata inviata il giovedi' della settimana di ferragosto, e richiedeva un riscontro da far pervenire tassativamente entro cinque giorni, cioe' nella settimana di ferragosto, il che a prima vista non pare rappresentare la procedura piu' adatta per voler efficacemente verificare la presenza o meno di personale idoneo.  In effetti il regolamento universitario per il conferimento di incarichi di collaborazione esterna prevede all'art. 5 che si provveda a "verificare preliminarmente l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse interne mediante l'effettuazione di una ricognizione reale delle risorse disponibili", senza pero' fornire parametri appunto oggettivi per valutare la qualita' della ricognizione, lasciando quindi ampio spazio ad interpretazioni soggettive.  A parere di chi scrive una ricognizione effettuata in cinque giorni (di cui due non lavorativi) nella settimana di ferragosto appare assai poco reale, ma siamo appunto nel campo delle valutazioni soggettive.

D'altro canto e' pur vero che il dipartimento dispone certamente al proprio interno di personale idoneo allo svolgimento dell'incarico: il dottor Balduzzi, che segue da anni questa tematica, e' infatti docente all'interno del dipartimento, ed e' anche componente della task force sopramenzionata, e dunque non si saprebbe dove trovare persona piu' adatta, almeno a guardare le cose secondo il punto di vista di chi vuole eliminare gli scoiattoli.  Al momento non pare reperibile sul sito dell'Universita' l'esito della ricerca, ne' l'eventuale assegnazione di un incarico di lavoro autonomo a personale esterno, come peraltro e' gia' accaduto su contenuti similari per il periodo luglio 2012 - agosto 2013.  In effetti l'incarico allora assegnato a personale esterno prevedeva tra i compiti il "Coordinamento e partecipazione alle attivita' di cattura degli scoiattoli grigi presenti nei parchi di Genova Nervi e zone circostanti" (24) ma un articolo pubblicato su La Stampa nel maggio 2012 (40) indicava proprio il dottor Balduzzi come coordinatore di tali attivita' ("la Liguria ... ha avviato un progetto ... affidato al coordinamento di Andrea Balduzzi del Dipartimento universitario di Scienze, Terra, Ambiente e Vita. Con i suoi studenti il docente organizzera' la cattura degli scoiattoli all’alba con trappole a gabbia, poi gli esemplari verranno affidati a veterinari per la sterilizzazione e trasferiti in bioparchi, fino alla morte"), il che non puo' non suscitare qualche comprensibile perplessita'.
1 novembre 2013

Gli scoiattoli grigi non sono gli unici bersagli della violenza xenofoba degli umani.  Il parco dell'Adda Nord ha infatti approvato un piano per l'eradicazione totale della popolazione di procioni li' residente, come riportato da un articolo del Corriere della Sera del 9 ottobre 2013 (38).  Anche in questo caso la strategia seguita dalle istituzioni e' quella ormai collaudata: prima si sfruttano i media per mettere in cattiva luce gli animali accusandoli di essere responsabili piu' o meno di tutti i mali del mondo, e poi attraverso gli stessi media si sostiene la necessita' di intervenire per impedire improbabili catastrofi ambientali e/o economiche.  In questo caso improvvisamente ad agosto i giornali si sono accorti dell'esistenza dei procioni nel parco e hanno pubblicato articoli dai toni talvolta surreali (c'e' anche chi senza timore del ridicolo si e' spinto a parlare di "un paese ostaggio" dei procioni), dove pero' a ben leggere si nota che il danno maggiore fin qui arrecato alla comunita' umana e' stato quello di avere rosicchiato il cavo di antenna di un palazzo, interrompendo quindi temporaneamente la fruizione dei programmi televisivi.  Non mancano invero le accuse ai procioni di essere portatori di terribili malattie, mancano pero' i malati di quelle stesse malattie.  Due mesi dopo l'inizio della campagna di stampa e' ora arrivato puntuale il piano di eradicazione, dal costo previsto di 30.000 euro per una popolazione stimata tra i 70 e i 100 individui.  Va osservato che il Parco dell'Adda Nord non e' nuovo a questo tipo di attivita', ed infatti all'interno dello stesso e' in corso la cattura ed uccisione degli scoiattoli grigi.
30 settembre 2013

TUTELA DELLA BIODIVERSITA', ELIMINAZIONE DEGLI ALLOCTONI: MA A CHE GIOCO STANNO GIOCANDO LE ISTITUZIONI?
 
Il progetto di eliminazione degli scoiattoli grigi condotto dalle Regioni Lombardia, Piemonte e Liguria si basa sul presupposto vagamente xenofobo che lo scoiattolo grigio non abbia diritto di vivere in Italia, in quanto non nativo di questo territorio e potenzialmente dannoso per gli scoiattoli locali.
 
Quanto sono credibili pero' delle istituzioni che a parole in nome della tutela della biodiversita' si oppongono all'introduzione di fauna alloctona, ma nei fatti sono esse stesse soggetti attivi in tali introduzioni, che per di piu' secondo il parere di esperti stranieri vengono effettuate senza un'adeguata valutazione dei rischi?
 
Vediamo infatti il caso delle coltivazioni di castagno: le stesse sono da tempo minacciate dalla diffusione di un insetto parassita di origine cinese (il Dryocosmus kuriphilus), che quindi le istituzioni sono prontamente intervenute a combattere ritenendolo “alloctono” e “dannoso”.
 
Ma come hanno deciso di combatterlo? Introducendo un altro insetto parassita di origine cinese (il Torymus sinensis), ovvero un altro alloctono ancora, e molto curiosamente l'introduzione di questo alloctono in Italia e' stata curata dallo stesso dipartimento dell'Universita' di Torino (il DIVAPRA) che si occupa della “caccia” agli scoiattoli grigi.  Ci sono alloctoni di serie A e alloctoni di serie B?  Anche per gli extracomunitari non umani vale l'amara sorte di quelli umani: apparentemente sono ben accetti solo se possiamo sfruttarli e trarre da loro occasioni di guadagno, e in effetti il giro di affari generato dalla ricerca sul Torymus sinensis e dal suo rilascio sul territorio si misura in milioni di euro.
 
Ma non e' tutto: in Svizzera l'Ufficio Federale dell'Ambiente (UFAM) ha respinto nel maggio 2012 la richiesta di introduzione del Torymus sinensis avanzata dal Canton Ticino (36), ritenendo che la documentazione scientifica esistente non e' idonea ad escludere potenziali danni alla biodiversita' causati dall'introduzione del Torymus sinensis, ed anzi in Giappone e' gia' stata accertata l'ibridazione del Torymus sinensis con specie locali.
 
Ma non e' tutto nemmeno questo: infatti l'Ufficio Federale dell'Ambiente osserva anche che “Successi convincenti nella lotta biologica al cinipide galligeno del castagno attraverso T. sinensis sono stati finora documentati solo in Giappone. L‘efficacia di T. sinensis non e' stata scientificamente dimostrata in nessun ecosistema comparabile al Ticino”, circostanza che pare nota anche alle nostre istituzioni (che pure finanziano generosamente l'introduzione dell'insetto) se e' vero che in un articolo pubblicato da Il Secolo XIX (37) si afferma che “il Cinipide non si sconfigge con un abbondante numero di lanci e ogni intervento riesce a coprire solo mille metri quadrati di terreno. Insomma, non basterebbero neppure risorse illimitate”, che “non e' che con 10 mila lanci si risolve il problema” e che “il rapporto quantita'-qualita' non funziona”.
 
A che gioco stiamo giocando allora?
16 settembre 2013

Puo' succedere di commettere un errore, e quando successivamente lo si identifica come tale l'unica cosa corretta da fare e' riconoscerlo.  Corre quindi l'obbligo di precisare di avere letto con troppa fretta la ricerca menzionata due giorni fa, che e' relativa si' ad un virus (l'adenovirus) che colpisce gli scoiattoli rossi spesso causandone la morte, e che pero' e' un virus di piu' recente identificazione e diverso da quello (lo squirrel pox virus, spesso abbreviato in SQPV) a cui comunemente si fa riferimento quando si parla della minaccia che gli scoiattoli grigi costituirebbero nei confronti degli scoiattoli rossi.
 
Anche nel caso dell'adenovirus alcuni avevano peraltro fatto notare che i rossi risultavano colpiti in zone di presenza dei grigi, ipotizzando implicitamente che probabilmente i grigi ne erano portatori e trasmettitori (di nuovo gli untori di manzoniana memoria...), e quindi la ricerca mantiene intatta la sua utilita', ma non per questo i suoi risultati possono essere automaticamente traslati al caso dello squirrel pox virus, per il quale comunque valgono le osservazioni fatte in precedenza e riportate nella sezione del sito dedicata al virus.  Ci scusiamo naturalmente per il qui pro quo e invitiamo a tenere conto della presente precisazione.
15 settembre 2013

Il governo gallese ha dato il via libera ad un massiccio abbattimento di alberi nella foresta di Newborough, sita nell'isola di Anglesey (35).  Si teme che l'abbattimento possa riguardare fino ad un terzo degli alberi presenti nella foresta, che si estende per 700 ettari; l'isola di Anglesey e' una delle tre aree del Galles dove sono presenti popolazioni di scoiattoli rossi, e nel 1998 una reintroduzione era stata effettuata proprio in quella foresta, che si stima possa oggi ospitare tra i 150 e i 200 scoiattoli.

La popolazione dell'isola sta cercando di organizzare l'opposizione al taglio degli alberi.  Grottescamente l'equivalente locale del ministero dell'ambiente ha dichiarato che l'operazione servira' a dare al paesaggio un aspetto piu' naturale (sic!) e ad aiutare gli animali selvatici; sara' sempre troppo tardi quando si riuscira' a mandare a casa la pletora di apprendisti stregoni che giocano con l'ambiente come i bambini giocano con i plastici ferroviari, e che impongono le loro scelte sulle nostre teste.
14 settembre 2013

Come noto per lungo tempo la propaganda istituzionale ha trasmesso ai media l'informazione che gli scoiattoli grigi sono portatori di un virus letale per gli scoiattoli rossi, senza pero' precisare che il virus non e' mai stato osservato in  Italia.  Una recentissima ricerca pubblicata nel numero di agosto 2013 del Journal of The British Veterinary Association (34) assesta ora un colpo pesantissimo alla credibilita' dell'idea di tutelare dal virus gli scoiattoli rossi uccidendo quelli grigi.
In dettaglio un gruppo di ricercatori (Everest e altri) ha preso le mosse incuriosito da una precedente ricerca effettuata da altri ricercatori nel 2011 (Peters e altri), casualmente non pubblicizzata dalle istituzioni, che descriveva un'epidemia del virus verificatasi in una popolazione di scoiattoli rossi residente pero' in Germania, in assenza di qualunque contatto con gli scoiattoli grigi.  
Everest e i suoi colleghi hanno quindi (purtroppo) catturato svariati esemplari di topo selvatico (apodemus sylvaticus) sull'isola di Anglesey e nel Galles del Nord, zone popolate dagli scoiattoli rossi, e esaminandone la milza hanno riscontrato la positivita' al virus rispettivamente nel 20% e nell'8% degli esemplari, avvalorando quindi la tesi che, se anche gli scoiattoli grigi fossero portatori del virus, non sarebbero gli unici ad esserlo.
I ricercatori hanno poi voluto verificare se anche in Gran Bretagna il virus fosse presente tra gli scoiattoli rossi anche dove quelli grigi non ci sono, ed hanno conseguemente esaminato i campioni biologici provenienti da 20 scoiattoli rossi che vivevano in zone dove quelli grigi non sono presenti (12 nell'isola di Jersey, 7 nell'isola di Wight e 1 nell'isola di Brownsea), riscontrando la positivita' al virus nel 45% dei casi.
14 settembre 2013

Mentre centinaia di attivisti raccolgono le firme di migliaia di cittadini per salvaguardare la vita degli scoiattoli grigi, gli assai piu' grigi burocrati europei, collocati a distanza siderale dalla vita e dai desideri dei cittadini, hanno preparato un'indecente proposta di regolamento che potrebbe tradursi nel via libera al massacro indiscriminato di milioni di animali delle piu' svariate specie che non hanno la caratteristica di essere originarie di questo continente, in nome di una xenofobia evidentemente latente in noi e che emerge dove puo' (33).  Con non poco sprezzo del ridicolo la commissione europea afferma anche di avere tenuto conto dell'opinione pubblica, a mezzo di una consultazione che evidentemente e' stata cosi' tanto e cosi' bene pubblicizzata che ha ottenuto solo 5101 risposte, ovvero lo 0,0006% della popolazione europea; davvero non c'e' limite all'impudenza.
14 settembre 2013

Prosegue la raccolta di firme della Lav per chiedere l'annullamento del progetto "Ec-Square"; il testo della petizione e' stato reso disponibile online (link) e chiede effettivamente alle istituzioni l'annullamento tout court del progetto, per cui si invitano gli attivisti a sottoscrivere la petizione.  Con l'occasione pero' si invitano gli attivisti a far presente ai referenti dell'associazione che firmando quella petizione ci si aspetta che poi l'associazione chieda appunto quello e non altro alle istituzioni; e' capitato infatti di leggere che a Torino si intende proporre alle istituzioni di procedere alla sterilizzazione degli scoiattoli (32), e quindi qualcosa di ben diverso da quello che i cittadini stanno chiedendo con le loro firme.
5 settembre 2013

La Lav ha organizzato una campagna di raccolta firme (link) per una petizione dichiaratamente mirata a "chiedere ai Governatori della Liguria, Lombardia, Piemonte e Umbria l'annullamento del progetto "Ec-square" che prevede l'eradicazione totale dello scoiattolo grigio presente in queste Regioni".  Durante i weekend di settembre sara' possibile recarsi ai tavoli allestiti in varie localita' del Nord e Centro Italia per firmare la petizione.  Per mera cronaca, in ambito politico alla campagna hanno aderito le senatrici Amati e Cirinna' e la deputata Brambilla, oltre che Rossi, il Vicepresidente della Provincia di Perugia.

Al momento il testo della petizione non e' disponibile online; se il contenuto e' quello riportato, ovvero la richiesta di annullamento del progetto, non si puo' che salutare con favore l'iniziativa e invitare a recarsi ai tavoli a firmare la petizione; diverso sarebbe il giudizio se la petizione si limitasse a chiedere metodi diversi di contenimento, ovvero sterilizzazioni di massa, cui questo sito e' contrario per i motivi spiegati in altra sezione.
5 settembre 2013

A Cannes e' stato presentato il trailer promozionale di "Squirrels" (link), un film horror che dovrebbe essere prodotto dal regista russo Timur Bekmambetov; la trama sostanzialmente verte sulla devastazione dell'ambiente provocata da una societa' di estrazione di gas naturale, e sulla rivolta degli scoiattoli che, privati del loro habitat e delle loro riserve di cibo, iniziano ad attaccare ed uccidere gli esseri umani.  Per quanto e' dato di capire dai resoconti reperiti in rete il film non passera' certamente alla storia del cinema per le sue qualita' artistiche, e tuttavia la sua visione potrebbe essere consigliabile all'attuale Ministro dell'Ambiente per riflettere su chi esattamente devasta cosa; ma il Ministro, fin qui noto anche per il suo passato sostegno alla TAV, preferisce prendersela con gli scoiattoli...
11 agosto 2013

"I parchi monumentali, i viali lussureggianti con i famosi scoiattoli che saltano da un albero all’altro. La scogliera e la passeggiata Anita Garibaldi, la più romantica promenade della Liguria. Nervi e' senza dubbio il quartiere più turistico, verde e balneare di Genova".  E' piacevole leggere queste righe dove gli scoiattoli non sono considerati un pericolo e sono anzi ammirati come qualcosa che ci aiuta a sentirci in pace con la natura e con noi stessi.  E' vero, non sono ancora considerati come un "qualcuno", come sarebbe giusto, ma e' comunque un approccio piu' rispettoso di quello a cui siamo purtroppo abituati da parte delle istituzioni.  Gia', ma chi e' che parla con tanto trasporto affettuoso di Nervi e dei suoi scoiattoli?  E' la Regione Liguria (31), la stessa che vuole estirpare gli scoiattoli dal Parco di Nervi considerandoli alieni dannosi.  Con un utilizzo improprio dei termini si potrebbe parlare di un caso di sdoppiamento della personalita', ed e' inutile dire chi tra l'assessorato al turismo e quello all'ambiente recita la parte del Dr. Jekill e chi quella di Mr. Hyde.
11 agosto 2013

Il sito dedicato al progetto di conservazione dello scoiattolo rosso (progetto che si concretizza soprattutto in una strage di scoiattoli grigi) commenta con soddisfazione la foto di uno scoiattolo rosso presso una mangiatoia appositamente collocata nel Parco Villa Serra di Comago, nell'immediato entroterra genovese (30).  Alla luce dei cospicui finanziamenti pubblici stanziati per il progetto sarebbe fin troppo facile ricorrere a scontati doppi sensi per commentare in modo irriverente l'utilita' delle mangiatoie, ma il punto non e' questo: il punto e' che non si puo' che condividere la soddisfazione per la visione di quello scoiattolo, ma quello scoiattolo, quell'individuo scoiattolo, non ha un diritto maggiore o minore alla vita rispetto a qualunque altro scoiattolo, quale che sia il suo colore o la sua origine, e noi non abbiamo conseguentemente alcun diritto di uccidere uno con il pretesto di salvare l'altro, pretesto tra l'altro di discutibilissima fondatezza.
11 agosto 2013

Ad essere additati come responsabili di improbabili calamita' bibliche non sono solo gli scoiattoli grigi, ma anche altre specie animali, tra cui le nutrie, che sono anch'esse massacrate in grandi numeri, e non e' affatto soprendente notare che molto spesso queste uccisioni sono supervisionate dagli stessi ricercatori universitari che si occupano con metodi analoghi degli scoiattoli, come testimonia un recente articolo pubblicato su Alessandria News (29).  Quello che e' soprendente e' che strutture universitarie, poste di fronte ad un problema (vero o presunto) relativo alla presenza di questo o quell'animale non autoctono, apparentemente sappiano rispondere solo con una sorta di riflesso pavloviano: "alieno - pericolo - uccidere".  Secondo alcuni studiosi l'origine delle attuali universita' si puo' fare risalire al Medioevo; visto lo stato dell'arte e' probabile che abbiano ragione.
28 luglio 2013

La BBC riporta in un suo notiziario (28) che la popolazione di scoiattoli rossi sull'Isola di Wight risulta in forte declino, che del resto conferma la tendenza registrata negli ultimi anni, e precisa che gli avvistamenti hanno raggiunto il valore piu' basso in questo secolo.  La causa della riduzione e' attribuita alla presenza di uccelli rapaci, alla precedente estate particolarmente umida, e alla trasmissione di infezioni attraverso le feci dei gatti domestici.  Tutto da dimostrare, naturalmente; quello che e' sicuro e' che gli scoiattoli grigi non c'entrano, dato che sull'isola non ve ne sono, e quindi puo' darsi che in questo caso gli immancabili solerti ricercatori universitari troveranno altre streghe da cacciare, ovvero i gatti domestici, che del resto sono anch'essi classificati tra le cento specie piu' invasive e quindi costituiscono un plausibile bersaglio per i pogrom periodicamente fomentati in quegli ambienti.
28 luglio 2013

Il Comune di Riccione ha dato notizia sul suo sito di avere contribuito al soccorso di uno scoiattolo ferito, poi inviato al Centro di recupero degli animali selvatici del WWF di Rimini (27).  Lo scoiattolo viene descritto come scoiattolo grigio, ma la foto, per quanto di dimensioni ridotte, farebbe propendere piuttosto per uno scoiattolo rosso, data la presenza di ciuffi auricolari e l'assenza della tipica aureola bianca sulla coda.  Molto meglio cosi' per lui, dato che ora a prendersene cura e' un'associazione ambientalista che come noto e documentato e' favorevole all'eradicazione dello scoiattolo grigio dal territorio nazionale.  E' pero' interessante notare che il responsabile locale del WWF afferma che nel territorio del Comune di Riccione e' presente una popolazione di scoiattoli grigi stimata tra i 50 e gli 80 individui.  Non e' certo questa l'unica conferma della presenza di colonie piu' o meno numerose di scoiattoli grigi al di fuori del "triangolo della morte" disegnato da istituzioni e universita' di Piemonte, Lombardia e Liguria, ma e' certo un argomento in piu' per sostenere l'insensatezza e l'inutilita' della caccia alle streghe attualmente in corso.
21 luglio 2013

Come noto, tra le accuse surreali rivolte agli scoiattoli grigi c'e' quella di procurare improbabili rilevanti danni agli ecosistemi, e uno dei luoghi dove sono ampiamente in corso catture ed uccisioni degli scoiattoli e' il Parco del Ticino.  Non risulta pero' che il Parco in questione sia devastato dagli scoiattoli, ma semmai da altri mammiferi un po' piu' grandi: e' infatti notizia di oggi (26) che nel Comune di Golasecca sono stati abbattuti 11.600 metri quadrati di bosco in zona protetta da vincoli paesaggistici per fare posto ad un residence composto da 15 palazzine.  A settembre andranno sotto processo i presunti responsabili dello scempio, ma nel frattempo il bosco e' ormai solo un ricordo, e non per colpa degli scoiattoli.
16 luglio 2013

Si e' svolta la procedura di apertura delle buste delle ditte partecipanti alla gara d'appalto per il servizio di sterilizzazione degli scoiattoli dei parchi di Nervi.  Una sola struttura veterinaria ha presentato un'offerta per svolgere questo discutibilissimo servizio (la Clinica Veterinaria Foce), ma la stessa non e' stata accettata per carenza di un requisito amministrativo.
13 luglio 2013

E' stato fatto notare piu' sotto che la Regione Liguria ha stanziato 45.000 euro per la sterilizzazione dei 200 scoiattoli stimati presenti, con un costo quindi di 225 euro a scoiattolo.

Non si puo' invece mai sottolineare abbastanza che le catture e uccisioni o sterilizzazioni sono da respingere non per i loro costi, ma perche' eticamente inaccettabili.

E' quindi solo a titolo informativo che si fa presente che i 225 euro a scoiattolo sono relativi alla sola sterilizzazione.  In Liguria per l'intero progetto la previsione di spesa era salvo errori di 270.833 euro come da delibera di giunta regionale 1437 del 2010 (25), di cui 120.000 a carico della Regione, 120.000 a carico dell’Unione Europea, e 30.833 a carico del Ministero dell’Ambiente, per un costo quindi di circa 1350 euro a scoiattolo.
13 luglio 2013

Il Ministero per la Pubblica Amministrazione riporta sul suo sito gli elenchi degli incarichi affidati dalle pubbliche amministrazioni a consulenti e/o collaboratori esterni, anche se pare che non tutte le pubbliche amministrazioni si ricordino di comunicare i dati (23).

Da essi si evince che nel 2010 l'Universita' di Torino ha affidato a S. B. una consulenza per "monitoraggio scoiattolo grigio americano" di durata annuale per complessivi euro 14.300; l'importo erogato in corso d'anno risulta di euro 18.170,81, e si puo' supporre che rifletta anche erogazioni relative ad incarichi assegnati in periodi precedenti.

Nel 2011 l'Universita' dell'Insubria (Varese) ha assegnato a C. M. B. due incarichi da 5.000 euro ciascuno, rispettivamente per monitoraggio dello scoiattolo grigio in Lombardia centrooccidentale e in Lombardia centroorientale; entrambi gli incarichi durano cinque mesi, che peraltro coincidono nei due casi (da ottobre 2011 a febbraio 2012), e il corrispettivo non risultava ancora erogato.

Sempre nel 2011 l'Universita' di Genova ha affidato a A. M. una consulenza da 9.100 euro per non meglio precisata "Ricerca e sviluppo sperimentale  nel campo delle altre scienze naturali e dell'ingegneria" da svolgersi nell'arco di due mesi solari; non e' evidente se questa ricerca abbia o meno a che fare con gli scoiattoli, ma certamente una persona con lo stesso nome e cognome ha stipulato con l'Universita'  di Genova nel 2012 un contratto di lavoro autonomo riguardante il monitoraggio e la cattura degli scoiattoli, di durata di 13 mesi e per corrispettivo pari a 20.000 euro (24).

I dati riportati sono tutti pubblici, si intende, e quindi con nomi e cognomi facilmente reperibili in esplicito, ma non si ritiene di particolare interesse spostare l'attenzione dal diritto alla vita degli scoiattoli grigi ai nominativi delle persone che percepiscono compensi per attivita' finalizzate alla negazione di tale diritto.  E' peraltro innegabile che in alcuni casi a sostenere i progetti di controllo dello scoiattolo grigio sono anche persone che risultano poi come destinatarie di fondi legati a tali progetti, il che appare inopportuno e sgradevole.
6 luglio 2013

L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha pubblicato l'aggiornamento al 2013 delle sue liste rosse di specie animali e vegetali considerate a rischio (22).  Con questo aggiornamento sono ormai state censite 70.294 specie, di cui 20.934 sono considerate a rischio di estinzione.  Lo scoiattolo rosso continua regolarmente ad essere classificato come specie non a rischio, ma le istituzioni continuano regolarmente ad infischiarsene e proseguono a massacrare gli scoiattoli grigi dicendo che lo fanno per tutelare dal rischio di estinzione chi non e' a rischio di estinzione secondo i documenti da loro stesse pubblicati (si veda la recente pubblicazione del Ministro dell'Ambiente che pure elenca lo scoiattolo rosso tra le specie non a rischio).
6 luglio 2013

La pianista piemontese Silvia Crovesio ha dedicato una sua composizione agli scoiattoli grigi pubblicandola poi su YouTube (21).
29 giugno 2013

La Regione Liguria, tramite la sua Centrale di Acquisto, ha pubblicato il bando di gara per la sterilizzazione chirurgica di tutti gli scoiattoli del Parco di Nervi (19). Apparentemente il bando e' stato pubblicato il 26 giugno, con termine per la presentazione delle offerte fissato al 15 luglio, ovvero poco piu' di due settimane dopo, il che sembrerebbe denotare molta fretta che non puo' che andare a scapito dell'interesse pubblico nel garantire un'ampia partecipazione alla gara.  

Puo' essere significativo notare che nel corso della riunione aperta al pubblico tenutasi il 4 aprile in Genova le istituzioni avevano dichiarato la loro disponibilita' a valutare ed adottare diverse soluzioni per evitare l'espansione all'esterno della popolazione di scoiattoli del Parco di Nervi, se tecnicamente fattibili.  Nel successivo mese di maggio esponenti dell'associazione Amici dei Parchi di Nervi avevano quindi proposto due alternative, ossia il controllo demografico degli scoiattoli tramite somministrazione di cibo trattato con contraccettivo, come gia' intrapreso a livello sperimentale dalla Clemson University per controllare la popolazione di scoiattoli residenti nei suoi campus, oppure il contenimento degli scoiattoli all'interno del perimetro dei parchi tramite l'installazione di barriere ad ultrasuoni, secondo quanto proposto da una ditta specializzata in sistemi di sicurezza che dichiarava nero su bianco di essere in grado di ingegnerizzare una soluzione utile ad assicurare l'obiettivo prefisso.  A prescindere dalle valutazioni sul merito delle soluzioni proposte, non pare che la dichiarata disponibilita' sia stata confermata nei fatti.

Da notare anche che secondo un articolo del National Geographic (20) negli Stati Uniti la tecnica non cruenta normalmente usata non e' la cattura e sterilizzazione chirurgica, ma la cattura e somministrazione di un vaccino che preclude la produzione di ormoni sessuali per vari anni; con questa tecnica il costo di "manodopera" e vaccino e' di 50 dollari a scoiattolo (circa 38 euro), ed e' comunque giudicato molto dispendioso.  Il bando di concorso prevede uno stanziamento di 45.000 euro per una popolazione stimata di 200 scoiattoli, con un costo unitario quindi di 225 euro a scoiattolo, 6 volte maggiore di quello stimato negli Stati Uniti, che potrebbero ridursi "solo" al triplo nel caso gli scoiattoli diventassero 400, come prudenzialmente ipotizzato dal bando di concorso.

Il 16 luglio 2013 alle ore 10, presso la Sala Riunioni della Centrale di Acquisto, sita in Via G. D’Annunzio 64, Genova, 2° Piano, in seduta pubblica si procedera' all'apertura delle buste contenenti la documentazione amministrativa per selezionare le ditte ammesse alla fase successiva, di valutazione delle offerte e scelta della ditta aggiudicataria.   Si invitano quindi gli attivisti per i diritti degli animali a presenziare alla riunione per esprimere fermamente il proprio dissenso tanto alle istituzioni quanto alle strutture veterinarie che concorreranno per ottenere lucro economico da un progetto eticamente inaccettabile.
22 giugno 2013

I responsabili del progetto Life EC Square hanno iniziato a far circolare un sondaggio "per verificare la propensione dei cittadini verso le attivita' di gestione dello scoiattolo grigio finalizzate alla conservazione dello scoiattolo rosso" (link); il sondaggio apparentemente viene finora diffuso attraverso una specie di passaparola tra amici e conoscenti, con preghiera di ulteriore diffusione ad altri amici e conoscenti, e questo gia' fa capire che qualcosa non va, perche' cosi' facendo a rispondere in massima parte saranno persone vicine alla cerchia dei controllori (leggi uccisori) di scoiattoli grigi, e questo naturalmente influenzera' i risultati.

La cosa del resto e' chiarissima agli estensori del sondaggio, che pudicamente precisano che "Il sondaggio online non prevedendo un campione deciso a priori e rappresentativo della popolazione italiana o di una sua parte non ha valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti e ha quindi lo scopo di permettere ai partecipanti di esprimere la propria opinione su questo tema".

A parte quindi l'inattendibilita' di base del sondaggio, cio' che e' piu' interessante e' che i suoi contenuti sembrano appartenere piu' alla sfera degli strumenti di condizionamento e pilotaggio dell'opinione pubblica che a quelli di rilevazione della stessa, e in effetti sconfinano nella scorrettezza metodologica, dato che propongono come verita' delle tesi che sono invece solo opinioni perlomeno discutibili; un esempio su tutti (ma le schermate del sondaggio ne conterrebbero molti altri): nel sondaggio si afferma che lo scoiattolo grigio americano (quindi straniero, con appello implicito alla xenofobia) sta causando l'estinzione dello scoiattolo rosso, che viene definito come unico scoiattolo nativo in Italia, per rafforzare l'appello menzionato.  Ora, a parte questo grottesco tratto di "nazional-scoiattolismo", e' un fatto che esiste una tesi contraria che sostiene che lo scoiattolo rosso non e' a rischio di estinzione, ne' a livello mondiale, ne' a livello europeo, e nemmeno a livello italiano; quale controprova nel maggio di quest'anno il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato la lista rossa delle specie a rischio di estinzione in Italia, dove lo scoiattolo rosso e' inequivocabilmente censito come specie NON a rischio, ma naturalmente questo il sondaggio non lo dice.



Su come NON si dovrebbero realizzare i sondaggi puo' essere interessante la lettura di quanto scriveva nel 2003 Elio Brusati, direttore scientifico dell'Istituto Doxa, in un articolo pubblicato dall'Universita' Bocconi (link):

"C'e' poi un altro tipo di domande che gli esperti seri dei sondaggi rifiutano di fare, o almeno - se richiesti insistentemente di farle - propongono di modificarle almeno nella forma, perche' e' ragionevole presumere che possano risultare devianti e cioe' tali da poter influenzare, con la loro forma o per i riferimenti che contengono, la risposta di una parte degli intervistati. Non importa se il potere deviante sia stato effettivamente provato: la sola ragionevolezza del sospetto che un tale potere possa averlo rende la domanda cattiva per un sondaggio. Uno dei difetti di questo tipo e' dato dalla presenza nella domanda di espressioni retoriche o di sottintesi che possono presumere che l'aspettativa del redattore del questionario sia quella di ottenere una risposta piuttosto che un'altra, o che la " verita' " sia quella su cui si pone una speciale enfasi. Per esempio: " E' vero che lei preferisce i prodotti nazionali ai prodotti esteri?". L'effetto presunto come deviante e' prodotto da quell' " E' vero...?", che fa presumere come scontata, anzi doverosa, l'adozione del criterio nazionalistico o patriottico: l'intervistato incerto, specialmente quello timido, che non vorrebbe mai deludere il proprio interlocutore, trova comodo scegliere la risposta "patriottica", mentre, in assenza della forma deviante, si sarebbe forse rifugiato nel "non so".

Citiamo l'esempio di un caso ancora piu' rilevante, di una domanda effettivamente rivolta in un sondaggio, effettuato durante una delle passate crisi di governo: " Se il Presidente della Repubblica nominasse un Capo del Governo al di sopra delle parti, lei pensa che, per il bene del paese, si dovrebbe votare dopo aver fatto le riforme piu' urgenti, oppure si dovrebbe votare subito? ". Evidentemente oggetto del dibattito in corso al momento del sondaggio erano due tesi contrapposte: formare un governo di attesa con obiettivi limitati, oppure andare subito alle elezioni anticipate. Ma nel testo della domanda una delle due tesi (quella del governo d'attesa) appariva indorata da ben tre connotazioni di tipo "virtuoso": 1) un Capo del Governo al di sopra delle parti; 2) per il bene del Paese; 3) che farà / che sapra' fare le riforme più urgenti.  Invece l'altra tesi (quella delle elezioni anticipate subito), era liquidata con poche parole, senza alcuna connotazione virtuosa, salvo forse quella - peraltro appena percettibile - nascosta nell'avverbio subito, che agli amanti della sbrigativita' efficiente potrebbe anche piacere. E' evidente che nella domanda c'e' un grave squilibrio: manca quella par condicio, tra l'esposizione delle due tesi a confronto, che avrebbe potuto evitare che parte dei soliti indecisi (naturalmente i "gia' decisi", per l'uno o l'altro partito, non sono sospetti di lasciarsi influenzare dalle sfumature della domanda) scegliessero la tesi che sentivano come la meglio "argomentata", solo perche' tale. E' facile convincere, anche li' per li', degli indecisi: basta esporli all'indoratura di una sola tesi, lasciandone sguarnita l'altra, proprio come ha fatto l'autore del nostro esempio (e come fa sempre il comiziante abile). Eppure i sostenitori della tesi delle elezioni anticipate avrebbero ben saputo proporre le due o tre "connotazioni virtuose", con cui indorare anche la loro, se quell'autore avesse avuto la pazienza di ascoltare anche la loro voce, com'era suo dovere, per evitare quel vizio che oggi viene detto del doppiopesismo (usare "due pesi e due misure"). Nei sondaggi va piuttosto usato quell'altro neologismo, non importa se altrettanto brutto, che e' il cerchiobottismo (dare " un colpo al cerchio ed uno alla botte")."
13 giugno 2013

Stando ai pochi resoconti reperiti l'incontro del 12 a Legnano si e' chiuso come prevedibile: le istituzioni hanno accettato di valutare soluzioni alternative purche' finalizzate comunque all'eradicazione dello scoiattolo grigio (quindi le sterilizzazioni), e solo limitatamente ai parchi di Legnano, mentre proseguiranno le uccisioni in tutte le altre aree della Lombardia.

In realta' e' ormai sufficientemente chiaro che le istituzioni intendono procedere come panzer sulla strada da loro programmata, infischiandosene dell'opinione popolare.  Certo i responsabili del progetto non sono persone stupide e quindi procedono lungo le linee di minore resistenza: dove l'opposizione locale e' scarsa o nulla le uccisioni procedono senza pieta' e senza indugio, dove e' maggiore cercano prima di "massaggiare" l'opinione pubblica con le loro campagne mirate a dipingere lo scoiattolo grigio come una specie di pericoloso mostro alieno, e se proprio non basta accettano di contrattare soluzioni diverse, sempre pero' finalizzate ad eliminare gli scoiattoli grigi, nella consapevolezza che un po' meno di sangue sparso consentira' loro l'approvazione anche di molte associazioni che per loro natura dovrebbero invece essere intransigenti nel chiedere il rispetto del diritto alla vita degli scoiattoli grigi.  

A Perugia le uccisioni sono state fermate e non sono previste nemmeno sterilizzazioni, essendo stata di fatto riconosciuta l'insensatezza del programma di eradicazione, perche' altrove non dovrebbe poter essere lo stesso? Approvare le sterilizzazioni significa di fatto riconoscere la validita' delle ragioni dei progettisti dello sterminio, e chiedere solo che lo stesso venga attuato "in differita" anziche' immediatamente, con le uccisioni.
11 giugno 2013

Secondo quanto riportato da un'agenzia di stampa, e confermato da un'associazione animalista, il previsto incontro di domani 12 giugno presso il Comune di Legnano non sara' affatto aperto al pubblico ma al contrario si terra' a porte chiuse; a quanto sembra potranno partecipare al piu' due persone in rappresentanza delle associazioni interessate, e comunque si trattera' di un incontro riservato agli invitati, secondo quanto avrebbe precisato la segreteria del sindaco.  Non sorprendentemente a questo sito non sono pervenuti inviti a presenziare... 

L'incontro sarebbe preparatorio ad una successiva assemblea aperta alla cittadinanza, per la quale pero' non e' ancora fissata alcuna data.  Sarebbe interessante sapere che tipo di "preparazione" verra' praticata agli invitati, ma a parte questa curiosita' si resta dell'opinione che le istituzioni non abbiano una reale disponibilita' al dialogo e stiano solo cercando di applicare tecniche di public relations per "vendere" il loro piano di morte senza danneggiare troppo la propria immagine, e del resto come sotto documentato il piano e' gia' pienamente operativo a prescindere dall'opinione dei cittadini.
9 giugno 2013

E' opinione di questo sito che la occasionale apparente disponibilita' al dialogo delle istituzioni e la ricerca di incontri con il pubblico altro non siano che una pura operazione di marketing volta a mascherare quella che invece e' la realta': le decisioni di sterminio sono gia' state prese, non sono minimamente considerate negoziabili e anzi sono gia' in fase di attuazione operativa, e gli incontri proposti al piu' servono per cercare di convincere i sudditi che i "cari leader" nella loro infinita saggezza hanno provveduto per il meglio al bene comune, che richiede valutazioni troppo complesse per la testolina dei cittadini, che dunque devono appunto affidarsi ai loro amati leader, o naturalmente agli "scienziati" da essi incaricati.

Quale controprova del fatto che i giochi siano nella sostanza gia' fatti (e che il parere dei cittadini sia considerato ininfluente) il sito ha reperito un interessante documento redatto nel novembre 2012 dal Ministero dell'Ambiente in occasione di una riunione del Comitato Permanente della Convenzione di Berna (17).

In particolare nel documento si puo' leggere quanto segue:

"Malgrado numerosi incontri e altre attivita' di comunicazione organizzate nelle tre regioni (Piemonte, Lombardia e Liguria) per discutere e supportare il progetto con gli stakeholder (persone e gruppi portatori di interessi) locali, particolarmente nelle province e nei parchi interessati dalle attivita' di conservazione, le azioni di gestione dello scoiattolo grigio, iniziate nel gennaio 2012, hanno prodotto dei resoconti errati da parte dei media ed hanno ottenuto dure critiche da parte delle associazioni per il benessere animale.

Queste associazioni protestano per l'uccisione degli animali, apparentemente ignorando l'interesse generale alla conservazione della biodiversita'.

Pertanto, a seguito di un ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale presentato da alcune associazioni animaliste, al momento della stesura di questa relazione le procedure di autorizzazione mirate alla cattura di esemplari (di scoiattolo grigio) sono temporaneamente sospese in Piemonte.

D'altro canto, nelle altre due regioni, Liguria e Lombardia, malgrado un'ampia campagna negativa sui mass media svolta da associazioni animaliste, concrete azioni sul territorio sono attualmente in corso cosi' come previsto dal piano generale di gestione del progetto LIFE.

E' da notare che in Lombardia tecnici svizzeri del Cantone (Ticino, si suppone) incaricati del controllo delle specie aliene invasive hanno condotto con risultati positivi una visita di verifica per valutare il progresso delle azioni di gestione dello scoiattolo grigio: il progetto procede con molte catture al suo attivo e la delegazione svizzera e' rimasta soddisfatta delle nostre azioni".

Da allora il TAR Piemonte ha dato il via libera a catture ed uccisioni anche in Piemonte, e quindi sembra di potersi concludere che ormai la strage sia iniziata e ben avviata ovunque, ma in silenzio, senza fare troppo chiasso, quasi di nascosto.

Infine, sempre sullo stesso tema, val la pena di citare un recentissimo articolo pubblicato su Merate Online (18), che conferma che nel Parco Adda Nord e nel Parco della Valle del Lambro rastrellamenti, catture e uccisioni sono ampiamente in corso.
6 giugno 2013

Come gia' avvenuto un paio di mesi fa a Genova, anche a Legnano il 12 giugno alle ore 21 presso la Sala stemmi del Comune, sita in Piazza San Magno 9, si terra' una riunione aperta al pubblico durante la quale i responsabili del progetto scoiattolicida comunicheranno le decisioni prese in tema di eradicazione dello scoiattolo grigio.

E' ragionevole pensare che l'incontro rappresenti solo un simulacro di democrazia, che in effetti le decisioni siano gia' state prese e che le istituzioni non intendano deflettere dal loro piano di uccisioni, e viceversa vogliano usare questi incontri a puro fine propagandistico, in conformita' del resto ad una strategia pianificata gia' parecchi anni orsono, come meglio dettagliato nella sezione "La propaganda" di questo sito.

Si invitano quindi gli attivisti per i diritti degli animali a partecipare alla riunione per esprimere fermamente il proprio dissenso; si ricorda che i responsabili del progetto sostengono che lo scoiattolo rosso e' a rischio di estinzione per colpa dello scoiattolo grigio, affermazione a cui e' ormai davvero difficile dare credito scientifico dopo la recentissima pubblicazione da parte del Ministero dell'Ambiente della "lista rossa" di animali considerati a rischio di estinzione in Italia, che classifica lo scoiattolo rosso come specie non a rischio.
25 maggio 2013

LO SCOIATTOLO ROSSO NON E' IN PERICOLO.  PAROLA DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE.
 
Come noto le Regioni Lombardia, Piemonte e Liguria sono parti attive di un progetto idealmente mirato all'eradicazione dello scoiattolo grigio dal territorio italiano, da perseguirsi tramite catture e uccisioni con il gas nel caso di Lombardia e Piemonte, e catture e sterilizzazioni di massa nel caso della Liguria.
 
Il progetto e' cofinanziato anche dall'Unione Europea e dal Ministero dell'Ambiente, e secondo i suoi responsabili scientifici e' motivato dal rischio di estinzione che correrebbe lo scoiattolo rosso a causa della presenza dello scoiattolo grigio.
 
Questo sito da tempo si contrappone al progetto, evidenziando sia la sua inaccettabilita' da un punto di vista etico che la dubbia attendibilita' delle sue basi scientifiche.
 
In particolare, e' gia' stato fatto notare che la Direttiva Habitat dell'Unione Europea non include lo scoiattolo rosso tra le specie a rischio che necessitino di protezione.
 
Anche l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ritiene che lo scoiattolo rosso non corra rischi di estinzione.
 
Di fronte a queste obiezioni gli esperti responsabili del progetto hanno fin qui pensato di rispondere che le valutazioni dell'IUCN si riferiscono al rischio di estinzione a livello globale, planetario, mentre il rischio a cui si riferiscono loro e' relativo all'estinzione in Italia.
 
Ebbene, mercoledi' 22 maggio il Ministero dell'Ambiente ha presentato ufficialmente la "lista rossa" di animali considerati a rischio di estinzione in Italia (15), e anche in questo caso lo scoiattolo rosso e' classificato chiaramente come specie non a rischio di estinzione in Italia.
 
Recapitolando, lo scoiattolo rosso non e' considerato a rischio di estinzione a livello mondiale, non e' considerato a rischio di estinzione a livello europeo e non lo e' neppure a livello italiano. 
 
E' perlomeno surreale che le istituzioni finanzino abbondantemente piani per evitare l'estinzione di animali che nei loro stessi documenti ufficiali vengono classificati non a rischio di estinzione; a parte il profilo dell'utilizzo discutibilissimo del denaro pubblico in operazioni di questo genere, e' inaccettabile che questo avvenga sulla pelle di altri animali. 

Ad essere pignoli si puo' notare che sul sito della sezione italiana dell'IUCN la scheda dedicata allo scoiattolo rosso (16) dice che la sua situazione "potrebbe" peggiorare nettamente a causa della presenza dello scoiattolo grigio, ma sarebbe stato difficile attendersi il contrario dato che co-autore della scheda e' il Prof. Bertolino, ovvero il responsabile del progetto che prevede lo sterminio degli scoiattoli grigi in Italia.  Cio' nondimeno la valutazione data dall'IUCN e' inequivocabile: lo scoiattolo rosso non e' considerato a rischio di estinzione in Italia.

Insomma, giu' le mani dagli scoiattoli grigi, e' ora che le istituzioni ritirino la loro partecipazione ad un progetto inutile, immotivato e costoso.
8 maggio 2013

Il sito del Corriere della Sera ha pubblicato una bellissima sequenza fotografica di una mamma scoiattolo che salva il suo piccolo rimasto incastrato tra i rami di un albero (link); poi, chissa', arriveranno degli zelanti "esperti" e uccideranno tutti e due.
7 maggio 2013

Varie associazioni hanno programmato per sabato 11 maggio 2013 a Legnano (MI) un presidio contro lo sterminio degli scoiattoli grigi.  Il punto di ritrovo e' previsto alle 14:30 all’ingresso del Parco Castello di Legnano (ingresso principale: Via del Castello, oltre il tunnel, di fronte ai cancelli d’ingresso).  Si invitano a partecipare gli attivisti che ne hanno la possibilita'.
30 aprile 2013

Il sito ambienteinliguria.it, che fa capo alla Regione Liguria, riferendosi ai richiami della Convenzione di Berna afferma curiosamente "Sebbene, contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa, la mancata osservanza di questi richiami formali al rispetto degli impegni assunti con l'adesione alla convenzione non comporti di per se' l'irrogazione di sanzioni pecuniarie (ecc.)...".


Vale appena il caso di ricordare che ad ipotizzare sanzioni pecuniarie non erano stati autonomamente imprecisati organi di stampa bensi' proprio la Regione Liguria, che nel 2011 aveva parlato del rischio di pesanti sanzioni UE, come esposto nella sezione Introduzione.

Da notare che il sito stesso in una sua pagina dedicata alle "emergenze naturalistiche" menziona le specie ritenute a rischio o comunque meritevoli di protezione a livello regionale, e rinvia ad una serie di elenchi stilati su base appunto regionale, nessuno dei quali pero' apparentemente menziona lo scoiattolo rosso; sulla base di questa constatazione viene da chiedersi cosa esattamente dovrebbe quindi proteggere il piano di eradicazione dello scoiattolo grigio dai parchi di Nervi, se non interessi squisitamente umani.

21 aprile 2013

Continuano a moltiplicarsi gli esempi di xenofobia applicata agli animali non umani: l'Unione Italiana Zoo e Acquari lancia una campagna denominata testualmente "Occhio all'alieno" (che naturalmente viene considerato una minaccia) e invita a fotografare e segnalare eventuali animali avvistati e ritenuti non autoctoni.  C'e' da chiedersi se il prossimo passo saranno i rastrellamenti casa per casa, o meglio bosco per bosco, e poi le camere a gas.  Per gli scoiattoli grigi questa e' gia' una drammatica realta'.
4 aprile 2013

Si e' tenuta in Genova la prevista riunione aperta al pubblico.

Come prevedibile la riunione non ha portato buone notizie per gli scoiattoli grigi, ed e' stata confermata l'intenzione di procedere alla loro completa eradicazione dal territorio regionale, sia pure attraverso la sterilizzazione forzata e non l'uccisione.

L'unica piccola apertura e' stata la dichiarazione di disponibilita' a prendere in considerazione soluzioni diverse per i soli scoiattoli dei parchi di Nervi, qualora sia dimostrabile l'esistenza e l'applicabilita' di soluzioni tecnologiche atte ad impedire loro con assoluta certezza l'uscita dal perimetro dei parchi stessi, ma e' parso piu' un pourparler che qualcosa che possa avere un seguito effettivo, e comunque la conferma che per le istituzioni agli sfortunati animali va riservata la morte piu' o meno dilazionata o una gabbia piu' o meno ampia e confortevole, mentre l'idea che siano soggetti della loro vita e titolari della loro liberta' (anche di movimento) non pare esistere proprio.

Oltre agli interventi favorevoli al piano di eradicazione da parte delle Regioni Liguria e Lombardia e delle Universita' di Torino e Genova, e a quelli contrari da parte dei rappresentanti degli Amici dei Parchi di Nervi e del sito ScoiattoloGrigio.org, e' parso degno di nota l'intervento del rappresentante del WWF Liguria, che ha difeso con veemenza il piano di eradicazione a mezzo sterilizzazione al fine di tutelare il "nostro" scoiattolo rosso e si e' curiosamente lamentato della mancanza di correttezza nell'informazione altrui, dimenticando forse che proprio la sua associazione in un comunicato di agosto 2012 (14) sosteneva che "lo scoiattolo grigio e' portatore sano di un virus che provoca un fibroma estremamente pericoloso per lo scoiattolo rosso" omettendo pero' il non trascurabile dettaglio che tale virus in Italia non e' mai stato notato (e nel frattempo si sono succedute piu' di 60 generazioni di scoiattoli grigi).  Il comunicato osservava anche che lo scoiattolo grigio e' un "abile predatore di uova e nidiacei" ma non diceva che comunque tali occasionali predazioni, praticate per il vero anche dallo scoiattolo rosso, non mettono in pericolo la sopravvivenza degli uccelli selvatici, come evidenziato da una ricerca svolta tre anni prima dal British Trust for Ornithology e da Natural England (citata nella sezione Danni).

A seguito di tale intervento ha poi preso la parola tra gli altri una signora del pubblico che, essendo socia di WWF e di Legambiente, ha dichiarato il suo sconcerto e ha aggiunto che si stava chiedendo se fosse il caso di stracciare quelle tessere.  Un consiglio sommesso: se il suo interesse principale e' per il rispetto della vita degli animali allora la risposta e' di cercare altrove, perche' in genere le associazioni ambientaliste hanno un approccio secondo il quale per il mantenimento di un presunto "equilibrio naturale", di cui naturalmente solo gli "esperti" posseggono la ricetta magica, sarebbe lecito sacrificare gli interessi e anche la vita dei singoli individui (esclusi i bipedi umani, si intende...), approccio che il filosofo Tom Regan ha ben definito di "fascismo ambientalistico" (come citato nella sezione Etica).

Infine, va dato purtroppo atto che le associazioni animaliste o erano assenti o non hanno aperto bocca; si vede che gli scoiattoli grigi sono figli di un dio minore.
3 aprile 2013

Con un comunicato stampa di oggi (13) la Regione Liguria informa che domani (sic) si terra' la riunione aperta al pubblico gia' piu' sotto menzionata.  Nel comunicato per la prima volta di fatto la Regione riconosce quanto da sempre affermato da questo sito, ovvero che l'eventuale rinuncia al progetto di cattura degli scoiattoli non comporterebbe nessuna sanzione economica da parte dell'Unione Europea, a differenza di quanto fin qui sostenuto dalla Regione.  Si ricorda infatti che un suo comunicato stampa del novembre 2011 era intitolato "Parchi, Briano e Rossetti (Liguria) scoiattolo rosso europeo in pericolo. Un progetto europeo per evitare danni ambientali e pesanti sanzioni UE".

La Regione ritiene tuttavia di arrampicarsi sugli specchi osservando che la rinuncia comporterebbe pero' una perdita di credibilita' in sede UE, e quindi piu' difficolta' ad ottenere eventuali futuri contributi.

A parere di chi scrive e' perlomeno dubbio che rinunciare ad un progetto dichiaratamente volto alla tutela dello scoiattolo rosso possa comportare perdite di credibilita' nei confronti di chi, come l'Unione Europea, non ritiene lo scoiattolo rosso a rischio.  Si ricorda infatti che l'Unione Europea ha emanato una direttiva (la cosiddetta Direttiva Habitat) che elenca meticolosamente le specie da essa ritenute a rischio, senza minimamente menzionare lo scoiattolo rosso.

Sempre a parere di chi scrive, basta l'abitudine alla lettura dei quotidiani per comprendere che non e' certo per la gestione degli scoiattoli che a livello internazionale la nostra nazione e' stata ultimamente oggetto di valutazioni negative sulla sua credibilita', e la Regione Liguria dovrebbe piuttosto interrogarsi sulla sua credibilita', dato che per sostenere le sue tesi ha in tutta evidenza fatto ricorso anche ad argomentazioni che ora riconosce come prive di fondamento.
29 marzo 2013

A Perugia si torna a discutere di catture e uccisioni, probabilmente per rinnovate pressioni da parte di chi nutre interessi anche economici per queste azioni; il vicepresidente della Provincia, Aviano Rossi, in risposta ad un'interrogazione dichiara pero' che per parte sua non firmera' mai un provvedimento autorizzativo in tal senso, in quanto lo considererebbe un enorme spreco di denaro pubblico (12).

In una precedente intervista televisiva Rossi aveva dichiarato che " Su questi progetti ci si costruisce il lavoro delle persone, ci sono gli interessi, e questi poi chiaramente vanno a discapito degli animali perche' comunque non sono considerati, sappiamo benissimo come vengono considerati, a volte anche dalla stessa universita' ", e questa dichiarazione rappresenta probabilmente la sintesi piu' corretta di tutta la vicenda degli scoiattoli grigi; tanto di cappello dunque a chi ha avuto il coraggio di dire pane al pane e vino al vino.
27 marzo 2013

Il Municipio 9 Levante di Genova, opportunamente contattato, ha confermato che il 4 aprile si terra' una riunione aperta al pubblico in cui l'assessorato regionale e i docenti universitari responsabili del progetto comunicheranno le decisioni prese in tema di eradicazione dello scoiattolo grigio.  Per maggiori dettagli si rinvia alla sezione Attivismo, invitando contestualmente gli interessati a partecipare alla riunione.
24 marzo 2013

Stando a quanto riportato da La Repubblica (11) la regione Liguria avrebbe forse abbandonato il progetto di deportare gli scoiattoli sull'isola della Palmaria, e ora dopo avere catturato e sterilizzato gli scoiattoli del parco di Nervi intenderebbe curiosamente ricollocarli in altri parchi, almeno quelli che sopravviveranno alla cattura e all'operazione chirurgica.  Il giorno 4 aprile sarebbe prevista una riunione presso il Municipio del Levante di Genova, naturalmente non per discutere la questione con i cittadini ma apparentemente per comunicare ai sudditi le decisioni prese dalle autorita' superiori.
18 marzo 2013

Anche l'amministrazione comunale di Porto Venere si schiera contro il progetto di deportare gli scoiattoli di Nervi sull'isola della Palmaria (10).
6 marzo 2013

Il Consiglio della Circoscrizione 9 di Torino approva un ordine del giorno che prevede l'impegno ad impedire l'uccisione degli scoiattoli nella sua zona, e critica esplicitamente la delibera della Giunta Regionale (9).
2 marzo 2013

Italia Nostra si oppone al progetto di deportare gli scoiattoli di Nervi sull'isola della Palmaria (8).  Ogni atto di opposizione al progetto e' il benvenuto, anche se nel caso specifico pare che l'associazione non prenda minimamente in considerazione il valore intrinseco della vita di quegli esseri e si preoccupi solo degli ipotetici danni all'ecosistema che gli scoiattoli potrebbero arrecare, allineandosi cosi' a quanto sostenuto da una malevola propaganda istituzionale di assai dubbio fondamento, come ampiamente esposto nel presente sito.
17 febbraio 2013

E' stato effettuato un volantinaggio davanti ai cancelli della Fiera di Milano, in occasione della Borsa Internazionale del Turismo, per invitare i visitatori a non recarsi in vacanza in Piemonte, Lombardia, Liguria e Umbria fino a quando le menzionate Regioni non abbandoneranno definitivamente i loro piani di "controllo" degli scoiattoli grigi.
In quella stessa giornata e in quella stessa occasione erano in corso da parte dei gruppi Nemesi Animale e La Lepre contestazioni contro Air France, compagnia aerea che continua a supportare l'industria della vivisezione accettando di trasportare gli animali destinati ai laboratori .  Il sito scoiattologrigio.org esprime la sua solidarieta' alle proteste organizzate dai gruppi citati.
8 febbraio 2013

Cosi' come gia' fatto nell'ottobre 2012 per il caso della Provincia di Perugia, la mailing list di AgireOra, in collaborazione con il sito scoiattologrigio.org, invita a scrivere alle Regioni Piemonte e Liguria, e in copia ai media locali, per chiedere di fermare il progetto di cattura e uccisione (o, nel caso ligure, sterilizzazione e deportazione) degli scoiattoli grigi.
2 febbraio 2013

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo del decreto che vieta la commercializzazione di scoiattoli alloctoni in Italia, scaricabile cliccando sull'icona riportata a sinistra.
In Gran Bretagna un provvedimento del genere era gia' stato preso nel 1937 (7).
2 febbraio 2013

Secondo quanto riportato da La Stampa (5) e' confermato che gli scoiattoli del parco di Nervi verranno catturati, sterilizzati e successivamente deportati, in prevalenza sull'isola della Palmaria.  Nell'articolo il Prof. Balduzzi dell'Universita' di Genova mostra peraltro una certa contrarieta' alle sterilizzazioni, ritenendo che per un animale selvatico sia meno crudele procedere alla soppressione tout court.  Pare che si fatichi a superare l'obsoleta visione degli animali come macchine programmate per comportarsi in un certo modo, e della natura come un insieme ordinato in cui tutti gli elementi avrebbero un posto "naturale" e in tal modo contribuirebbero all'armonia del tutto.  Sul punto si raccomanda la lettura del saggio di Yves Bonnardel "Idea di Natura, umanismo e negazione del pensiero animale", pubblicato sul numero 11 della rivista Liberazioni (6).
23 gennaio 2013

La rivista online Asinus Novus, che con l'occasione si ringrazia, ospita uno sfogo dello Scoiattolo Grigio (4).
17 gennaio 2013

Il TAR del Piemonte (3) ha respinto il ricorso di LAC e Animalisti Italiani contro la piu' recente delibera della Regione che prevede l'uccisione degli scoiattoli grigi.  Come noto, una precedente delibera era stata provvisoriamente bocciata dal TAR ed era in attesa del giudizio di merito.  In questo caso invece il TAR ha dato il via libera a catture e uccisioni sulla base del parere favorevole dato dall'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale).  L'esito letale per gli scoiattoli non puo' sorprendere piu' di tanto, dato che esponente di punta dell'ISPRA e' il Prof. Genovesi, che da oltre un decennio collabora con il Prof. Bertolino, responsabile del progetto Life Ec-Square, e con lui ne invoca l'eradicazione.
17 gennaio 2013

Un pensionato inglese e' stato denunciato per avere ucciso uno scoiattolo in modo crudele, e rischia fino a 6 mesi di carcere e 5.000 sterline di multa (2).  L'uomo, seccato perche' lo scoiattolo entrava in giardino e mangiava il cibo preparato per gli uccellini, era riuscito ad intrappolarlo in una gabbia e gli aveva sparato da distanza ravvicinata due colpi di fucile, senza pero' ucciderlo.  Si era poi allontanato da casa per fare acquisti, e al rientro aveva sparato al povero animale altri tre colpi, di nuovo senza ucciderlo e lasciandolo agonizzare, allontanandosi nuovamente da casa per andare a trovare la moglie ricoverata in una casa di riposo.  Al momento si ignora se la European Squirrel Initiative prendera' le sue difese oppure no.  L'associazione, con cui collabora il Prof. Bertolino dell'Universita' di Torino, in passato aveva preso le difese di un altro "gentiluomo" condannato per maltrattamenti per avere ucciso uno scoiattolo immergendolo in un barile pieno d'acqua fino a causarne la morte per annegamento.
4 gennaio 2013

L'agenzia ANSA (1) riporta la notizia dell'approvazione di un decreto che vieta, su tutto il territorio nazionale, il commercio, l'allevamento e la detenzione di esemplari di scoiattoli alloctoni.  Il decreto e' in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
(1) Articolo su ANSA
(2) Articolo sul Daily Mail
(3) Ordinanza del TAR Piemonte
(4) Articolo su Asinus Novus
(5) Articolo su La Stampa
(6) Rivista Liberazioni - n. 11
(7) Divieto di importare e detenere scoiattoli grigi in Gran Bretagna
(8) Articolo sulla Gazzetta della Spezia
(9) Articolo su Torino Today
(10) Articolo su Citta' della Spezia
(11) Articolo su La Repubblica
(12) Articolo su Umbria 24
(13) Comunicato stampa della Regione Liguria
(14) Comunicato del WWF Liguria
(15) Lista rossa dei vertebrati italiani (fonte: Ministero dell'Ambiente)
(16) Scheda sullo scoiattolo rosso sul sito IUCN.IT
(17) Documentazione della Convenzione di Berna
(18) Articolo su Merate Online
(19) Bando di gara per la sterilizzazione degli scoiattoli di Nervi
(20) Articolo del National Geographic
(21) "Scivolando in una foglia di loto" di Silvia Crovesio
(22) Articolo sull'aggiornamento al 2013 delle liste rosse IUCN
(23) Sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione - incarichi a consulenti
(24) Sito dell'Universita' di Genova
(25) Regione Liguria - delibera 1437 del 3 dicembre 2010
(26) Articolo su Il Fatto Quotidiano sul bosco abbattuto nel Parco del Ticino
(27) Sito del Comune di Riccione
(28) BBC News - articolo sulla riduzione di scoiattoli rossi nell'Isola di Wight
(29) Articolo su Alessandria News
(30) Scoiattolo rosso nel Parco Villa Serra di Comago
(31) Regione Liguria - Sito dell'Agenzia per il Turismo
(32) Articolo de La Stampa sulla raccolta firme promossa dalla Lav
(33) Sito della Commissione europea
(34) Articolo sul Journal of The British Veterinary Association
(35) Articolo su BBC News
(36) Decisione dell'Ufficio Federale dell'Ambiente
(37) Articolo sul Secolo XIX
(38) Articolo del Corriere della Sera
(39) Documento del DISTAV
(40) Articolo su La Stampa
(41) Articolo sul Journal Blog
(42) Evento Facebook della Lav di Torino
(43) Sito di Essere Animali
(44) Screenshot dal sito dell'Albo Pretorio della Provincia di Cuneo
(45) Articolo sul Guardian sugli scoiattoli di Formby
(46) Ricerca pubblicata su BMC Veterinary Research
(47) Articolo sul Guardian sulla ricerca pubblicata su BMC Veterinary Research
(48) Rapporto dell'Eurogroup for Animals
(49) Dichiarazioni di Rita Levi Montalcini a Rainews
(50) Documento dell'Eurogroup for Animals sugli animali da pelliccia
(51) Pagina del sito dell'Eurogroup for Animals sugli zoo
(52) Comunicato stampa dell'Eurogroup for Animals
(53) Pagina del sito CIWF sui vitelli
(54) Provincia di Cuneo - elenco cacciatori autorizzati a catture e uccisioni degli scoiattoli

Dicembre 2013
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