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Lo scoiattolo grigio minaccia quello rosso?

Il professor Marsan dell'Universita' di Genova in una videointervista rilasciata al quotidiano La Repubblica (1) ha detto testualmente che gli scoiattoli grigi “dove hanno incontrato gli scoiattoli rossi li hanno sterminati perche' sono piu' grandi, portano una malattia, rubano le risorse”.  Si tratta di affermazioni al limite del terrorismo psicologico che sembrano fare parte di un tentativo di manipolazione dell'opinione pubblica di cui si discutera' piu' oltre, come piu' oltre si parlera' della malattia cui accenna il docente.  Non merita molti commenti invece l'affermazione secondo cui gli scoiattoli grigi rubano le risorse.  Gli scoiattoli grigi si nutrono, come qualunque animale su questa terra, e le risorse della terra non sono proprieta' privata ne' degli scoiattoli rossi ne' dell'uomo ne' di nessun altro.

Quando si usa il termine sterminare e' naturale pensare ad azioni dirette mirate all'eliminazione fisica di qualcuno; queste sono appunto le azioni progettate dalle istituzioni nei confronti degli scoiattoli grigi, sono le istituzioni a candidarsi come aspiranti artefici di stermini e di massacri su larga scala, non gli scoiattoli grigi.

Gli scoiattoli grigi, sia chiaro, non conducono nessuna guerra contro gli scoiattoli rossi, non esiste nessuna aggressivita' interspecifica dei grigi contro i rossi, e questo e' riconosciuto anche da chi invita all'eliminazione degli scoiattoli grigi, come per esempio il Prof. Gurnell della Mammal Society (2)



Puo' naturalmente capitare qualche occasionale scaramuccia quando due scoiattoli si trovano a contendersi lo stesso cibo, e in tal caso e' tutt'altro che scontato che a prevalere sia il grigio, come evidenziato da questi filmati su YouTube.








D'altro canto se il cibo e' abbondante e di facile accesso e' possibile una convivenza pacifica tra scoiattoli rossi e scoiattoli grigi.






Quello che e' vero e' che lo scoiattolo grigio e' piu' grande e piu' robusto e percio' ha piu' facile accesso alle risorse, riducendone cosi' la disponibilita' per gli scoiattoli rossi, e quindi in caso di presenza elevata di scoiattoli grigi e' ragionevole pensare che quelli rossi possano trovarsi a mal partito, ma a questo si puo' semmai porre rimedio predisponendo habitat piu' adatti ai rossi che ai grigi, per esempio boschi di conifere anziche' di latifoglie, ovvero consentendo la presenza di predatori naturali degli scoiattoli grigi come le martore.  Gli studi disponibili mostrano invece una progressiva tendenza da parte dell'uomo a favorire i tipi arborei piu' favorevoli agli scoiattoli grigi, ma questo non e' certo colpa che si possa addossare a loro.

Uno studio pubblicato nel 2014 e condotto dall'Universita' di Liverpool in collaborazione con il Moredun Institute di Edimburgo (3), relativo principalmente alle dinamiche delle popolazioni di scoiattoli rossi in presenza di epidemie di squirrel poxvirus e/o di scoiattoli grigi nella stessa zona, non conferma peraltro nemmeno questi possibili impatti negativi.

In particolare, gia' nella sintesi si dice che lo squirrel poxvirus ha un significativo effetto negativo sulla densita' di scoiattoli rossi e sul tasso di crescita della popolazione, mentre non ci sono particolari evidenze di impatti causati direttamente dagli scoiattoli grigi. Solo la presenza (ma non la densita') di scoiattoli grigi ha mostrato di influenzare la densita' di scoiattoli rossi, ma non il tasso di crescita della loro popolazione.

I passaggi per noi piu' interessanti sono quelli che a pagina 8 recitano "Questo studio non ha confermato la teoria secondo cui la densita' di scoiattoli grigi influenza significativamente l'abbondanza di scoiattoli rossi o la dinamica della loro popolazione" e "Ci sono evidenze che gli scoiattoli rossi sono in grado di aumentare la loro popolazione pur in presenza di scoiattoli grigi quando non ci sono infezioni di squirrel poxvirus nella popolazione locale di scoiattoli rossi; le riduzioni si sono avute solo con la comparsa dell'agente patogeno tra gli scoiattoli rossi".  Ora, in Italia lo squirrel poxvirus non c'e'; che conseguenze quindi bisognerebbe trarre?

E' comunque un concetto di ambientalismo perlomeno discutibile quello secondo cui la natura dovrebbe essere sostanzialmente conservata sotto vetro, e dovrebbero esistere sempre le stesse specie nelle stesse proporzioni e negli stessi posti.  In realta' non c'e' nulla di piu' innaturale di una situazione del genere, la natura e' in continuo mutamento, il cosiddetto equilibrio naturale non esiste perche' l'equilibrio di oggi e' diverso da quello di ieri, e quello di domani sara' diverso ancora.  Se fosse per gli ambientalisti avremmo ancora i dinosauri; non avremmo invece l'homo sapiens, e forse non sarebbe una grande perdita.

(1) videointervista a La Repubblica
(2) http://conservation-issues.co.uk/Articles%20Pages/Grey_Squirrel_Article_07-07.htm
(3) Studio pubblicato su Ecology and Evolution

Ottobre 2014
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