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ScoiattoloGrigio.org
Interessi economici e motivazioni di varia nobilta'

Abbiamo gia' citato uno studio dell'Universita' di Bristol che tra le altre cose sottolinea come sia ben possibile che i costi dei programmi di controllo finiscano con l'eccedere quelli causati dalla presenza degli scoiattoli, e analoga conclusione raggiunge la Forestry Commission.

Abbiamo letto che gli esperti italiani affermano che i progetti di controllo dello scoiattolo grigio potrebbero essere portati avanti solo con l'impiego di mezzi notevolissimi e di ingenti risorse.

Abbiamo osservato che la documentazione prodotta dalle strutture della Convenzione di Berna lascia capire che comunque ormai gli sforzi servirebbero solo a rallentare l'espansione dello scoiattolo grigio, dato che in Piemonte ormai la sua popolazione si e' estesa numericamente e territorialmente al punto da non poter piu' essere fermata.

Merita solo aggiungere che ovviamente ad ogni costo corrisponde un ricavo, e quello che esce dalle tasche di qualcuno entra nelle tasche di qualcun altro.

In questo caso e' chiarissimo chi paga: il contribuente, sia esso ligure, italiano o europeo.  Sarebbe bello, e spazzerebbe il campo da ipotesi di conflitti di interesse, se a sostenere i progetti di controllo dello scoiattolo grigio fossero solamente enti, istituzioni o persone che non risultino poi anche come destinatari dei fondi.  Cosi' non pare accadere da nessuna parte, ne' in Italia ne' altrove, e conseguentemente sembra lecito avanzare delle perplessita' sulle motivazioni alla base di questi interventi.

Alle volte poi capita di prendere nota di dettagli a dir poco sconfortanti: nell'ottobre 2011 ad esempio la regione Lombardia ha organizzato un convegno di presentazione del progetto (1), tra i cui relatori c'era anche Joshua Perry, della European Squirrel Initiative (2), che e' un'associazione inglese il cui unico scopo sembra essere quello di istigare il pubblico all'odio verso gli scoiattoli grigi, che in una pagina del sito vengono definiti topi d'albero colorati di grigio (3).





L'associazione pubblica un giornale che tra le altre cose nel numero di aprile 2011 (4) fornisce una ricetta per cucinare gli scoiattoli, mentre in quello di aprile 2012 (5) un docente di zoologia suggerisce che i loro peli costituiscono un ottimo materiale per guarnire gli ami da pesca e attirare cosi' l'attenzione dei malcapitati pesci. 





Si intende che alcuni tra i piu' noti esperti sostenitori dell'eradicazione dello scoiattolo grigio collaborano con quell'associazione e con quella rivista, salvo poi raccontarci che si preoccupano del benessere animale.





La European Squirrel Initiative e' nota anche per avere ripetutamente preso le difese di Raymond Elliott, un signore inglese che, catturato uno scoiattolo grigio nel suo giardino, ha pensato bene di sbarazzarsene immergendolo in un barile pieno d'acqua fino a causarne la morte per annegamento.  Il signor Elliott e' stato poi condannato per maltrattamento di animali, ma nemmeno la condanna di un tribunale rappresenta un deterrente per l'associazione, che sostiene che annegare gli scoiattoli e' perfettamente giustificabile, naturalmente se fatto in modo "umano". Viene da chiedersi se e' cosi' anche per i nostri esperti.

Ma alla fin fine chi sono questi "esperti" che chiedono lo sterminio degli scoiattoli grigi dicendo che serve a tutelare gli scoiattoli rossi?  Nel caso inglese una risposta secca e' stata data da Chris Packham, conduttore di programmi naturalistici della BBC, che parla senza troppi giri di parole di un piccolo gruppo di dementi accecati da razzismo sentimentale, incapaci di comprendere l'essenza della natura, chiusi nelle proprie torri d'avorio e pilotati dal proprio ego (6).  Anche senza indulgere nelle stesse asprezze verbali viene davvero da chiedersi perche' mai bisognerebbe lasciarsi governare dai desideri di questi aspiranti sterminatori di scoiattoli.

(1) Sito rossoscoiattolo.eu
(2) http://www.europeansquirrelinitiative.org/
(3) http://www.europeansquirrelinitiative.org/news.html
(4) http://www.europeansquirrelinitiative.org/Squirrel_issue_22_apr_2011.pdf
(5) http://www.europeansquirrelinitiative.org/web_ESI_issue_24_2012.pdf
(6) http://www.wildlifeextra.com/go/news/packham-paradise.html

Settembre 2012
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