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ScoiattoloGrigio.org
L'inefficacia dei tentativi di eradicazione e i tempi geologici della prevista colonizzazione

Una persona che cercasse di svuotare con un cucchiaino una vasca da bagno senza prima chiudere il rubinetto aperto alla massima portata non darebbe grande dimostrazione di intelligenza, eppure le istituzioni nostrane hanno lanciato la loro campagna di eradicazione dello scoiattolo grigio anni prima di vietarne la commercializzazione, sicche' chiunque ha potuto acquistarne ed inevitabilmente contribuire alla loro diffusione.

L'eradicazione dello scoiattolo grigio dal territorio italiano e' comunque ormai impraticabile, come piu' o meno esplicitamente confermato dalla lettura attenta dei testi degli studiosi.  Il gia' citato lavoro di Bertolino e Genovesi (1) parlando della situazione piemontese afferma che nel 1997 l'eradicazione sarebbe stata ancora possibile se messa in atto in tempi rapidissimi, altrimenti lo scoiattolo si sarebbe espanso in altre zone e si sarebbe compromesso la possibilita' di un intervento efficace.  Dato che l'eradicazione nel 1997 non c'e' stata si deve quindi dedurre logicamente che si e' compromessa la possibilita' di un intervento efficace, e conseguentemente che l'intervento proposto oggi e' da considerarsi inefficace in partenza.



In realta' il volume, del 2001, afferma poi che l'eradicazione avrebbe ormai potuto essere realizzata solo con l'impiego di mezzi notevolissimi, con un impegno senza precedenti, con il ricorso a strumenti legislativi straordinari e con l'uso di ingenti risorse.  Uno scenario insomma vagamente apocalittico, quasi da guerra dei mondi, alla fine ridicolo se si pensa che il ferocissimo Attila che evidentemente minaccia la civilta' occidentale al punto da dover predisporre simili misure e' uno scoiattolo, e se nel 2001 era ritenuta necessaria una tale mobilitazione riesce difficile immaginare cosa sia necessario nel 2012 - forse l'impegno sul campo dell'Esercito Italiano in operazioni di combattimento contro il nemico?



Anche un documento del 2008 del Comitato Permanente della Convenzione di Berna (2) afferma che in Lombardia un'operazione di eradicazione avrebbe potuto ancora essere effettuata, ma avrebbe solo dilazionato i tempi dato che entro un secolo la Svizzera sarebbe comunque stata invasa dalle armate di scoiattoli piemontesi ormai inarrestabili; in effetti le cartine allegate al documento che evidenziano i modelli predittivi dell'espansione dello scoiattolo grigio considerano solo l'ipotesi di adottare oppure no misure di controllo in Lombardia e in Liguria, e apparentemente sembra quindi che si dia per scontato che e' comunque una battaglia persa, e che e' stata persa in Piemonte.



Non si capisce quindi perche' preoccuparsi tanto di controllare l'eventuale espansione territoriale della popolazione di scoiattoli grigi di Nervi, quando comunque prima o poi il territorio sara' inevitabilmente colonizzato da quelli provenienti dal Piemonte.

Un'ultima osservazione: stando agli studi disponibili la velocita' media di diffusione dello scoiattolo grigio in Gran Bretagna e' risultata di circa 18 kmq all'anno.  L'Italia ha una superficie di circa 300.000 kmq, dunque se gli esperti dicono il vero il nostro paese sara' del tutto colonizzato tra circa  17.000 anni, e appare in verita' alquanto stravagante preoccuparsi se nell'anno 19.000 dopo Cristo in Italia ci saranno scoiattoli grigi oppure rossi.



(1) Sito Ministero dell'Ambiente
(2) Documentazione della Convenzione di Berna

Gennaio 2013
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